AIEM è felice di annunciare una svolta professionale importante per l'educazione museale: la creazione di un nuovo Codice ATECO, già in vigore, specificatamente dedicato all’educazione museale e al patrimonio. Un passo non solo di tutela della professione, ma che ne vuole anche sottolineare il riconoscimento formale.
Di seguito il Comunicato Stampa:
AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE
AIEM: in vigore il nuovo Codice ATECO 85.52.02 per l’Educazione Museale e al Patrimonio Culturale.
Un passo avanti per il riconoscimento della professione
Firenze, 12 settembre 2025 – Dal 1° aprile 2025 è ufficialmente in vigore il codice ATECO 85.52.02 – Attività di educazione al patrimonio culturale, frutto di un lungo percorso di interlocuzione istituzionale che ha visto protagonista l’Associazione Italiana Educatori Museali (AIEM).
Si tratta di un traguardo cruciale per la valorizzazione e il riconoscimento della professione dell’educazione museale e al patrimonio culturale. Il nuovo codice amplia il campo di riferimento, andando oltre il contesto museale in senso stretto e includendo le attività educative che si svolgono anche in altri spazi culturali, scolastici, territoriali o di memoria collettiva.
«Abbiamo voluto guardare avanti, scegliendo di utilizzare il termine "educazione al patrimonio" in senso ampio», spiega il direttivo AIEM. «Questo permette di includere la pluralità dei contesti in cui oggi gli educatori e le educatrici operano, senza limitarsi esclusivamente all’ambito museale».
Le informazioni essenziali sul codice ATECO sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
La professione è descritta anche nella sezione dedicata dell’Atlante del Lavoro e delle Qualificazioni.
Un appello alla categoria
AIEM lancia un appello a tutti gli educatori e le educatrici museali e al patrimonio in possesso di Partita IVA: adottare il nuovo codice è un passo concreto per dare visibilità alla professione e garantirne il mantenimento nei futuri aggiornamenti normativi.
Il codice può sostituire quello attualmente in uso, se non più corrispondente all’attività svolta, oppure essere aggiunto come secondo codice.
A differenza di quanto avviene per le professioni regolamentate da ordini professionali, AIEM non può obbligare all’adozione del codice: saranno i singoli professionisti, con l’aiuto del proprio commercialista, a valutare come inserirlo nella propria posizione fiscale. Ma proprio questa dinamica rende fondamentale un’ampia diffusione: più il codice sarà utilizzato, più possibilità avrà di restare attivo e riconosciuto.
AIEM ha come primo obiettivo la valorizzazione dell’educazione museale e al patrimonio culturale, la professione che costruisce un ponte tra patrimonio e comunità per realizzare esperienze di senso, accessibili e inclusive, favorendo cittadinanza culturale e benessere. Progetta percorsi e strumenti (laboratori, visite, mediazioni) che sviluppano competenze, osservazione, pensiero critico, creatività, e radicano il patrimonio nella vita quotidiana. Coltiva relazioni con il territorio, ascolta i bisogni, valuta gli esiti e restituisce valore sociale alle istituzioni.
Per queste ragioni, l’ottenimento del codice ATECO 85.52.02 – Attività di educazione museale e al patrimonio culturale rappresenta un passo fondamentale per concretizzare anche gli obiettivi futuri di professioniste e professionistiche svolgono questo mestiere con preparazione e dedizione.
Con gentile preghiera di pubblicazione.
Ufficio Stampa AIEM
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