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È stato approvato il nuovo codice Ateco per gli educatori museali!

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September 7, 2025

Dopo un lungo percorso durato anni, abbiamo finalmente ottenuto l'apertura di un codice ATECO

dedicato agli Educatori al Patrimonio. Il risultato non era scontato a causa della difficoltà della procedura, dei numeri purtroppo non molto alti di professionisti che si riconoscono nella denominazione "educatori museali" e, di conseguenza, anche causa della scarsa conoscenza che i non addetti ai lavori hanno della nostra professione.

Dopo varie riunioni, il comitato ATECO ha deciso di assegnarci un codice specificatamente dedicato: dal primo aprile 2025 è entrato quindi in vigore il codice 85.52.02 - Attività di educazione al patrimonio culturale. 

Ci teniamo a sottolineare la scelta di "guardare avanti" dando al codice il riferimento dell'Educazione al Patrimonio, in senso lato, senza limitarsi all'educazione museale. In questo modo abbiamo la certezza che possano adottare questo codice anche gli Educatori Museali che, di fatto, si trovano ad operare in contesti variegati e non necessariamente afferenti ad un museo. L'ottenimento e il mantenimento del codice costituisce per AIEM un tassello di fondamentale importanza perché consente di avere un maggiore riconoscimento, utile al processo che presto verrà avviato con il Ministero.

È molto importante specificare che è necessario che il codice venga utilizzato il più possibile, affinché possa possa rimanere attivo anche nei prossimi aggiornamenti ATECO. Come associazione di categoria non avremo il controllo di quanti e quali professionisti adotteranno il codice, poiché questa è un'azione che solo gli ordini (ad esempio medici, avvocati...) possono fare.

Anche e soprattutto per questo motivo lanciamo un appello: è molto importante che gli Educatori Museali con Partita IVa adottino il codice ottenuto, sostituendo il codice precedentemente adottato (se non più rispondente al lavoro effettivamente svolto) o, almeno, aggiungendolo ad un eventuale altro codice. 

La raccomandazione è pertanto quella di rivolgersi individualmente al proprio commercialista al fine di trovare la soluzione migliore per ciascuno di noi. 

Qui trovate le informazioni essenziali relative al codice: Ateco

Qui trovate invece la pagina relativa alla nostra professione nell'Atlante del Lavoro: Atlante Lavoro

Novità sul Codice ATECO: cosa c’è da sapere

Negli ultimi mesi, abbiamo ricevuto numerose domande sulla procedura di variazione o aggiunta del codice ATECO. Per fare chiarezza, condividiamo qui alcune informazioni utili emerse dopo esserci confrontati con la nostra commercialista.

🔹 Tutte le istruzioni ufficiali per dichiarare l’inizio, la cessazione o la modifica di un’attività ai fini IVA sono disponibili a questo link.
🔹 È possibile avere più di un codice ATECO attivo, indicando l’attività prevalente (nel Quadro B) e le altre attività esercitate abitualmente (nel Quadro G sezione 1).
🔹 Le istruzioni per il regime forfettario, uno dei più diffusi, confermano che anche in questo caso si possono svolgere più attività con codici diversi, purché correttamente dichiarati. Le istruzioni si trovano qui. In particolare, si veda la parte finale di pagina 45.

⚠ Ogni situazione deve essere valutata dal proprio commercialista, soprattutto per verificare l’applicabilità del regime forfettario. Ricordiamo inoltre che è possibile dichiarare la variazione del codice ATECO anche autonomamente seguendo le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate.

Domande frequenti (FAQ)

Esiste un codice ATECO per gli educatori museali e al patrimonio culturale?
Sì, esiste il codice 85.52.02 - Attività di educazione al patrimonio culturale, entrato in vigore da aprile 2025, grazie alla proposta di AIEM.

Come si può richiedere un codice ATECO dedicato all’educazione al patrimonio culturale?
Va indicato nel modello AA9/12 all’inizio attività o come variazione. Si consiglia di farlo con l’assistenza del commercialista o direttamente tramite i servizi online dell’Agenzia delle Entrate.

È possibile avere più di un codice ATECO?
Sì. Si indica un’attività principale e si possono aggiungere altre attività, ognuna con il proprio codice, purché esercitate abitualmente e rilevanti ai fini IVA.

Cambiare o aggiungere un codice ATECO ha un costo?
La comunicazione all’Agenzia delle Entrate è gratuita se fatta in autonomia. Potrebbero esserci costi se ci si affida a un intermediario.

Come scegliere quale codice indicare come attività primaria e quale come secondaria?
L’attività prevalente è quella che genera la quota maggiore di compensi. Va indicata nel Quadro B del modello AA9/12. Le altre vanno indicate nel Quadro G.

Per ulteriori chiarimenti o segnalazioni, AIEM resta a disposizione. Scriveteci a segreteria@aiem-educatorimuseali.it e continueremo a raccogliere dubbi e suggerimenti.

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